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10 Consigli per viaggiare meglio

Testi e Foto Filippo Carbonari  © le Frattesi 2022

Il primo viaggio intercontinentale da me intrapreso senza la mia famiglia è stato nel lontano 2007, avevo 21 anni quando insieme a altre tre amici sono andato ad esplorare la West Coast degli Stati Uniti. Da allora viaggiare è stata una parte integrante della mia vita, una sorta di “addiction” da cui non sono più riuscito ad uscire e che mi ha portato a visitare finora 41 stati in giro per il mondo...

Negli anni ho commesso un sacco di cazzate ed errori ma ho anche appreso un sacco di trucchi per alleviare lo stress che inevitabilmente caratterizza ogni avventura.

In questo post, vorrei condividerne 10 con voi sperando che migliorino almeno un po' le vostre peregrinazioni in giro per il mondo.

1.

 

Quando acquisto un biglietto aereo intercontinentale non uso mai i motori di ricerca tipo Expedia/SkyScanner perchè difficilmente mi offrono l'opzione più economica, stesso discorso per le agenzie viaggi che non mi hanno mai aiutato a risparmiare un euro.


Quello che di solito faccio è aprire google maps e cercare di costruirmi un itinerario seguendo le rotte aeree che potrebbero avere senso geograficamente e poi vado direttamente sui siti delle compagnie aeree che fanno quelle rotte ed inizio la mia ricerca.


Faccio un esempio pratico per farvi capire prendendo come esempio una rotta cha va dall'Italia a Bali (Indonesia).

 

Città di partenza italiane per i voli intercontinentali:
Roma
Milano

Possibili scali nei maggiori aeroporti sulla mia rotta:
Amsterdam
Francoforte
Bangkok
Kuala Lumpur
Singapore

Compagnie aeree delle suddette città in cui potrei teoricamente fare scalo:
KLM

Lufthansa
Thai Airlines
Malaysian Airlines
Singapore Airlines

Inizio poi ad incrociare le diverse combinazioni finchè non trovo il biglietto che costa di meno e che mi permette di fare meno scali possibili. Mentre scrivo questo post sono appunto a Bali e per arrivare qui ho pagato il mio biglietto andata/ritorno 530€ con uno scalo di 1h a Singapore dopo un paio d'ore di ricerca. (non male eh?)

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2.

Evitate assolutamente un trolley con le rotelle, comperatevi uno zaino grande (70/75 litri va benissimo) e portatevi uno zaino molto più piccolo per le escursioni giornaliere. Il trolley con le ruote lasciatelo alla nonna che lo userà per andare in crociera, sarebbe veramente una rottura di palle trascinarlo lungo le strade di Bangkok, credetemi...

3.

Quando preparate la valigia, siate brutali nella selezione delle cose da portare e chiedetevi per ogni oggetto che inserite nel vostro zaino se veramente non potete farne a meno. Ricordatevi che avere un bagaglio leggero renderà ogni spostamento più agevole e vi aiuterà ad evitare bestemmie e imprecazioni ogni volta che dovete muovervi. Ricordatevi inoltre che nella maggior parte dei paesi che andrete a visitare, troverete un sacco di gentili signore che per due lire laveranno e stireranno la vostra biancheria, quindi anche se state via 2 mesi, portate via l'occorrente per una settimana di viaggio, niente di più. Il mio bagaglio è esattamente lo stesso, sia che io stia via una settimana, sia che io stia via 6 mesi.

4.

Portatevi un paio di Cuffie con la funzione Noise Cancelling perchè vi permetteranno di azzerare completamente il rumore dei motori dell'aereo durante il viaggio e soprattuto di non sentire i vari bambini che piangono... Io da quando le ho acquistate, non riesco a farne a meno.


Un adattatore che vi permetta di utilizzarle per guardare i film in aereo è consigliato.
(vedi foto)

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5.

 

Prenotate soltanto l'alloggio per i primi 4/5 giorni e lasciate spazio all'improvvisazione per il resto del viaggio, è impossibile prevedere quali saranno i luoghi che vi piaceranno di più, quindi avere il lusso di prolungare il proprio soggiorno in un luogo che vi fa stare bene è la chiave per fare un viaggio indimenticabile. La paranoia di non trovare un posto per dormire è comprensibile ma totalmente infondata perchè anche se andate in altissima stagione, troverete sempre un posto in cui dormire, purchè siate flessibili.

6.

 

Portate soltanto 2 paia di scarpe, non di più perchè tanto se andate al caldo non vi serviranno. Nel mio zaino ci sono sempre un paio di sandali (no ciabatte) e un paio di sneakers. I sandali li utilizzerete tutti i giorni per cazzeggiare, per andare al mare, per andare a cena, per fare snorkelling, mentre le sneakers le utilizzerete nel caso di escursioni, passeggiate, giri in bicicletta, corsette mattutine...

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7.

 

Quando scegliete un ristorante, un bar oppure qualsiasi altra attività commerciale, fate attenzione a scegliere quelle di proprietà di persone del luogo. Molto spesso gli introiti legati al turismo rappresentano l'unica fonte di sostentamento per questa gente e disperderli arricchendo ulteriormente una multinazionale statunitense o europea sarebbe un vero peccato.

8.

 

Quando vi spostate, utilizzate treni e bus locali invece di utilizzare quelli destinati ai turisti. In questo modo risparmierete un sacco di soldi e avrete la possibilità di interfacciarvi con la gente del luogo e di sentirvi dei veri viaggiatori invece che turisti. Le scene più belle dei miei viaggi e le immagini più struggenti, le ho sempre incontrate all'interno di autobus fatiscenti, stazioni ferroviarie e porti di cui si servono i “locals”.

9.

 

Se siete appassionati di fotografia, utilizzate il "jetlag" a vostro favore e uscite all'alba a fare una passeggiata portando con voi la vostra macchina fotografica, i mercati sono sempre delle location stupende per scattare delle immagini bellissime, con la luce rosa dell'alba e durante l'allestimento dei banchetti invece che a mezzogiorno, quando la luce fa cagare e i mercati pullulano di turisti.

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10.

 

Last but not least, imparate alcune parole nella lingua locale: “grazie” “prego” “ciao” “arrivederci” “quanto costa ?”... E' un piccolo sforzo che vale la pena di fare perchè vi permetterà di entrare in sintonia con la gente del luogo e di strappare loro un sorriso perchè non saranno positivamente sorpresi quando vi sentiranno parlare la loro lingua...

il Sandalo

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