Dico solo che nei giorni precedenti la registrazione, prendere sonno per lui non è stato poi così semplice ma che nonostante tutto, quel 26 settembre 2022, sarebbe entrato nella storia del Calzaturificio.
Un Calzaturificio che opera dal 1870 e che fino a quel giorno non era mai apparso in televisione, nemmeno durante un servizio di quelle televisioni locali sfigate tipo FanoTV o TVRS che non ci hanno mai “cagato” nemmeno di striscio.
No, noi l’eventuale figura di merda l’avremmo fatta su Linea Verde, su RAI1, di fronte a 3 milioni di Italiani.
Il giorno delle riprese abbiamo ovviamente organizzato un rinfreschino per la produzione con un po’ di pizzette e vino che serviva come regalo di benvenuto per le circa 20 persone della RAI che sarebbero venute a trovarci, ma anche a noi per stemperare un po’ la tensione dovuta al fatto che avremmo dovuto parlare di fronte a una telecamera.
La produzione è rimasta con noi per circa 4 ore e tutto si è svolto in allegria e tranquillità, i ragazzi hanno fatto le loro riprese e Franco ed io abbiamo risposto alle domande che Beppe, con grande professionalità e genuino interesse, ci ha posto. Una volta partiti tutti, ci siamo sentiti più leggeri, ci siamo stretti la mano con orgoglio consapevoli che la figura di merda era stata più o meno evitata e che, bene o male, eravamo riusciti a trasmettere agli ascoltatori la passione che abbiamo per quello che facciamo.
Il 2 ottobre, giorno in cui il programma andava in onda, sarebbe stata una giornata molto bella, una giornata che ci saremmo goduti tutti insieme, col sorriso, di fronte ai cannelloni di nonna e a un bicchiere di vino rosso pieno fino all’orlo.